2. SALA CAPITOLARE

PRIMO PIANO

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La Sala Capitolare prende il nome dal Capitolo, ossia l’assemblea di canonici addetti a una chiesa, così chiamati dall’uso di leggere durante le adunanza un capitolo della Regola o un passo delle Sacre Scritture. La costruzione di questa stanza risale al XIX secolo come attesta l’iscrizione pavimentale vicino alla porta d’ingresso delle Sagrestie. La volta è ornata da affreschi con motivi decorativi vegetali e putti alati affrontati che sorreggono una corona di rose. Il mobilio in legno di noce e mogano in stile impero risale al XIX secolo e la sua disposizione è funzionale alle riunioni del Capitolo: a ogni canonico spetta un armadio segnato da un numero con la seduta corrispondente.

La prima menzione dei canonici della Cattedrale di Anagni risale al 1068, negli anni in cui si procedette a riformare la vita comunitaria secondo i dettami di papa Gregorio VII. Almeno formalmente il numero dei canonici del Capitolo di Anagni venne fissato a 24 unità da papa Innocenzo IV nel 1250 e confermato successivamente da altri pontefici. Si trattava di un numero particolarmente elevato rispetto ai Capitoli delle altre chiese nel Medioevo.

Nel corso del tempo i canonici della Cattedrale ricevettero numerosi privilegi: Innocenzo III concesse l'uso della cappa magna come nelle basiliche romane, Bonifacio VIII divise la mensa del vescovo da quella del Capitolo, al quale donò delle terre nelle località Vicus Moricinus e Villa Magna, Gregorio XVI concesse l'uso della “sottana paonazza”, della “bugìa” e del “boccale”, Leone XIII concesse invece il privilegio della doppia croce.

Il MuCA

Orari

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